14/06/11

I MIEI VIDEO MUSICALI PREFERITI

La musica è una delle mie grandi passioni ma ancora di più lo è svegliarmi la mattina è sgranocchiare i miei biscotti  e sorseggiare il mio caffélatte sintonizzata su MTV o (per me che ho Sky), su tutti i  vari canali a tema musicale (Deejay Tv, RTL 102.5, MatchMusic etc.) facendomi una scorpacciata di video musicali. Sono passati più di 10 anni da quando, in un flemme pomeriggio di pioggia, venni letteralmente folgorata dal mio primo video che altri non poteva essere che "Thriller" di Michael Jackson. Un'amore a prima vista che perdura ancora tutt'oggi, nonostante l'amara consapevolezza di vivere in un'epoca di inesorabile declino per la vera musica, le belle canzoni di qualità e gli artisti leggendari. Ecco quindi il mio personalissimo (ripeto personalissimo!) elenco dei video musicali più belli, più originali e particolari che abbia mai visto.  Alcuni sono immortali e hanno fatto la storia della musica, altri sono vere e proprie opere d'arte frutto dell'abilità registica o visiva di grandi director o talentuosi photographer,  altri non sono che lo splendido connubio di coreografie, balletti e "panoramiche" azzeccate su artisti/e dalle grandi doti estetiche. Insomma l'elenco di tutti i video, vecchi e non che sicuramente vale la pena di guardare almeno una volta nella vita. Enjoy it! 

CHRIS ISAAK- WICKED GAME


Era il 1990 e David Lynch scelse questa canzone per il suo film 'Cuore Selvaggio'. Il brano, una ballata intensa e romantica in cui il cantante americano esprime al meglio le sue qualità di crooner, gli diede subito una improvvisa notorietà e lo proiettò in cima alle classifiche di tutto il mondo (2 milioni di copie dell'album Heart Shaped World uscito nel 1989). Il video, considerato uno dei più sexy della storia, vinse l'Mtv Video Music Award per la miglior interpretazione maschile e fu girato dal famoso fotografo di moda Herb Ritts:  la sequenza mozzafiato del cantante, avvinghiato alla splendida top Helena Christensen che emerge in tutta la sua sfolgoranta bellezza sullo sfondo di una paradisiaca spiaggia delle Hawai, è una fusione perfetta tra glamour patinato e passione bollente ma mai volgare (nonostante la Christensen sia quasi sempre in topless).  La scelta azzeccata di girare il video in bianco e nero secondo lo stile fotografico proprio di Ritts,  non è che la ciliegina sulla torta per ritrarre i due perfetti Adamo ed Eva in languide pose e poter indugiare sul corpo perfetto e sullo sguardo di ghiaccio della top  imitata -con risultati piuttosto mediocri- dall'ereditiera tutto fare Paris Hilton nella sua "Stars are blind".

JOHNNY CASH -HURT

Un signore anziano accompagnato dalla chitarra che canta la solitudine, la nostalgia e la terribile sofferenza della perdita, del tempo che scorre e della morte che porta via tutto, la giovinezza, gli amici più cari, la persona amata. Prima di lasciare anche lui questo mondo nel 2003, questo signore anziano, uno come tanti se non fosse per quella chitarra e quella voce inconfondibili, ha lasciato uno dei suoi più grandi testamenti musicali della storia con una canzone non sua (una cover di un pezzo scritto nove anni prima da Trent Reznor, frontman dei Nine Inch Nails). Eppure lui, "l'uomo in nero", Jonnhy Cash, la interpreta in modo magistrale in un video struggente in cui si ripercorre  un'intera vita e carriera vissute intensamente senza risparmiarsi nulla. Lo scatolone dei ricordi è un puzzle costruito su di un vortice emozionale, con immagini di repertorio che si sovrappongono e che culminano con la rappresentazione del vecchio disco d'oro con la cornice rotta, e l'amore di una vita, l'adorata moglie June Carter che se n'era appena andata, che lo osserva amorevole sulle scale. Un video stupendamente commovente che vi scioglierà il cuore.
RED HOT CHILI PEPPERS- OTHERSIDE

Di tutti i video girati dai Red Hot questo è in assoluto il mio preferito perchè si discosta in qualche modo dai canoni visivi e dalle performance energiche del gruppo. Il video diretto da Jonathan Dayton e Valerie Faris in uno stile gotico black-and-white/monochrome simile a Il gabinetto del dottor Caligari di Robert Wiene, è tutto influenzato dall'arte espressionista tedesca. Nel video sono presenti anche elementi di Cubismo e il lavoro dell'artista grafico M.C. Escher. Alla canzone viene giustapposta una storyline a cartoni; quella della sequenza del sogno di un giovane. I membri della band appaiono vestiti in nero in luoghi insoliti, con oggetti destinati a comparire come strumenti surreali.  Anthony Kiedis, con i suoi capelli corti e platinati, che appare in una torre del castello, John Frusciante  che suona una corda di un lungo corridoio, come se fosse una chitarra,  Flea  appeso ai fili del telefono che suona come se fossero un basso elettrico, e Chad Smith che serve come la sua batteria rappresentano il perfetto connubio tra ispirazione cinematografica e rock.

BLUR - COFFE AND TV
La burrascosa avventura dell’antropomorfico e danzereccio contenitore del latte Milky, è ormai entrato nell’immaginario pop moderno. Giù di morale nel vedere la famiglia di Graham Coxon sconvolta per la sparizione del figlio, l’intraprendente Milky decide di partire alla ricerca del chitarrista dei Blur. Scampato a mille insidie, tra le quali un mancato incidente con un tagliaerba in un orto, la tragica morte, schiacciata da un passante, di un contenitore di latte alla fragola femmina della quale Milky si era appena infatuato e una prostituta furibonda dalla quale si era recato per chiedere risposte, il temerario protagonista finisce per giungere nei bassifondi della città dove troverà il chitarrista scomparso intento a provare “Coffe & TV” con la band in uno scantinato.Pervenuto davanti a casa, Coxon beve il cartone del latte, uccidendo così Milky, e si ricongiunge ai suoi cari. Il finale, nonostante tutto, è un happy-ending: Milky, stremato ma contento, riesce ad essere testimone del ritorno a casa del chitarrista e nella coda strumentale del brano, una volta defunto, ascende al paradiso riunendosi con la sua amata, il tenero contenitore di latte alla fragola femmina. Un video cult. 


FATBOY SLIM  -RIGHT HERE, RIGHT NOW


"Right here, right now" è probabilmente il video più originale di Fatboy Slim, esponente della scena della musica elettronica inglese degli anni '90, tratto dall'album "You have come a long way, baby" (1998).  La divertente particolarità del video è quella di presentare un'ironica sintesi della storia dell'evoluzione: dall'animarsi della vita nel primo organismo monocellulare, al suo evolversi in pesce, quindi in un ancestrale anfibio conquista della terraferma e compie poi il salto evolutivo (è il caso di dirlo) che lo porta ad arrampicarsi sugli alberi, trasformandosi in scimmia e poi in un ominide.
Mentre ci avviciniamo al finale, l'ominide vestito (oramai divenato homo sapiens) recupera un panino, attraversa abbuffandosi la città e si trasforma gradualmente con un rudimentale morphing nel ciccione-logo del disc jokey inglese (Fat-Boy Slim, infatti: "ragazzo-grasso magro").
Il video si chiude con un sarcastica considerazione che dà senso al titolo della canzone. Giunto davanti alla skyline di una avveniristica città gremita di grattacieli il ciccione affaticato, si siede su una panchina, e ne vediamo la maglietta: "N.1, so why try harder?": l'uomo è al top della scala evolutiva, quindi perché sforzarsi più duramente? "Questo" è il culto dell'evoluzione, come rivela ironico Fatboy mostrandoci un realistico specchio di noi stessi nei fotogrammi finali. Un video assolutamente geniale.

ROYKSOPP -WHAT ELSE IS THERE?
What Else Is There”, terzo singolo estratto dall’album “The Understanding” (2005) del gruppo funk elettronico norvegese dei Royksopp è una canzone dal sapore etereo, multidimensionale, in un certo senso visionaria . Il video della canzone, dal sapore lynchiano, è frutto della mente controversa di Martin De Thurahe che riesce a trasporre perfettamente il mood del brano attraverso l' immagine della bellissima modella Marianne Schröder che levita per un’oscura città in preda ad una tempesta. Ad essa si alternano immagini apparentemente insensate ma che richiamano chiaramente all'arte fiamminga.

In questa realtà (o forse sogno?) compare anche in un cammeo Karin Dreijer Andersson (cantante del gruppo The Knife) la vera interprete del pezzo: è la donna vestita con abiti elisabettiani che addenta la mela. Uno dei video più artistici e originali che abbia mai visto.



13/04/11

I 10 MIGLIORI BRANI DELLA TWILIGHT SAGA








Si può amarla od odiarla ma la saga della Meyer è entrata a pieno diritto tra i fenomeni di costume più di successo della storia recente: la Twilight saga ha infranto qualsiasi record possibile, sia in libreria sia al cinema facendo impazzire i botteghini di tutto il mondo grazie alla storia d'amore impossibile tra il sexy vampiro Edward Cullen e la timida e impacciata Bella Swan. Unite all'operazione di marketing più riuscita della storia, due attori (Robert Pattinson e Kristen Stewart) che insieme sullo schermo (e non solo) hanno fatto faville e capirete il perché di tanto successo. Al di là dei dubbi e le perplessità che le tre trasposizioni cinematografiche suscitano a livello artistico (non possono essere certo paragonati al classico "Nosferatu" o al "Dracula" di Coppola), ritengo che le scelte musicali effettuate in tutti i tre i film siano di tutto rispetto, estremamente interessanti e non convenzionali, molte volte azzeccatissime, per questo ho deciso di dedicargli una citazione particolare. Ecco quindi la mia personalissima classifica dei 10 brani migliori utilizzati nei tre adattamenti cinematografici della Twilight saga.

10° Spotlight -Mutemath (Twilight)
Il talentuoso gruppo rock di New Orleans firma questa canzone dal sapore high school che accompagna Bella e Edward nella loro prima uscita pubblica. Oltre alla canzone, sicuramente degno di nota è quel figo di Pattinson al massimo del suo fulgore in abbigliamento casual, Ray-Ban e ciuffo ramato d'ordinanza.

Full Moon -The Black Ghosts (Twilight)
Il duo dei Black Ghosts fa da sfondo all’incipit del primo capitolo e la canzone, dalla linea elettronica, con un tocco di drum machine che funge da supporto a voci riverberate, chitarre sostenute e riff malinconici si sposa perfettamente con l’introduzione nel mondo vampiresco dalle tonalità grigio-blu messo in scena dalla Hardwicke.

Let me sign -Robert Pattinson (Twilight)
Sono solo pochi minuti ma il brano eseguito da Pattinson vale sicuramente un posto in classifica. La chitarra delicata, la voce che riporta alla mente il primissimo Jeff Buckley e l'andamento della canzone lenta-adagio all'inizio ma esplosiva alla fine, sono quanto di meglio potesse fungere da sottofondo per la scena della semi incosciente Bella dopo il morso del perfido James.

 Flightless Bird, American Mouth - Iron & Wine (Twilight)
Altra chicca perfettamente inserita nell'insieme del film dal quel genio della Hardwicke nella scena del ballo, "Flightless Bird, American Mouth" è una dolcissima ballata dal sapore indie perfetta nell'happy ending finale che culmina con il romanticissimo quanto sofferto bacio di Edward alla sua Bella.   
Supermassive black hole -Muse (Twilight)
Potevano non comparire in questa classifica il gruppo che con la sua musica sembra aver ispirato la fortunatissima mano di Stephanie Meyer? Personalmente li adoro e la canzone è stupenda a prescindere, ma non ci prendiamo in giro: se i Muse oggi sono conosciuti anche dagli Aborigeni in Australia devono ringraziare anche quei dieci minuti di partita di baseball tra vampiri.

My love- Sia (Eclipse)
Un brano perfetto, incisivo e coinvolegente inserito in un momento clou del terzo capitolo della saga, quello in cui Bella tenta il primo approccio sessuale con Edward. Bella alla fine rimane a bocca asciutta, ma perché lamentarsi se dopo il cortese rifiuto di un bellissimo ma casto vampiro si ottiene in cambio un brillocco condito da una promessa di amore eterno?  

4°  Hearing damage - Tom Yorke (New Moon)
Non potevo credere alle mie orecchie quando ho letto che uno dei pochissimi artisti rimasti sulla piazza (il mitico Yorke dei Radiohead) sarebbe stato ingaggiato per la Twilight saga. Il risultato finale ha dissipato tutti i mie dubbi iniziali. Di tutta la colonna sonora di New Moon il suo è sicuramente uno dei brani migliori, un mix di rock e di elettronica dall'atmosfera profondamente eterea e un testo criptico (che parla di distruzione emotiva, perfetto per il tema del film) che accompagna la fuga di Victoria e Bella prima del (quasi) fatale lancio dalla rupe.

Decode -Paramore (Twilight)
Credo che l'essenza di questo gruppo del Tennessee sia tutto nella voce e nel carisma della cantante Hailey Williams che presta la voce ad una canzone bellissima e molto orecchiabile non inserita nel film ma tra i credits finali. Decode esprime potentemente tutti i dubbi, la confusione e la tensione sessuale di due esseri innamorati ma che non possono stare insieme espressi secondo il punto di vista della protagonista, Bella. Semplicemente magnifica.

The meadow -Alexader Desplat (New Moon)
Il compositore francese già noto in passato per le musiche di Northern Lights e The Curious Case of Benjamin Button, non è certamente un novellino alle prime armi, e qui sicuramente dimostra senza incertezze tutta l'esperienza accumulata negli anni, maturata soprattutto sul suolo natio. La sua mano e la sua intelligenza sono in grado di produrre orchestrazioni estremamente corpose grazie all'accurata giustapposizione degli strumenti e in questo brano dai toni tristi e fortemente malinconici ci riesce perfettamente racchiudendo tutta la desolazione e la disperazione dell'abbandono in una melodia struggente e strappalacrime. Stupenda.

Bella’s Lullaby -Carter Burwell (Twilight)
E' stato arduo scegliere ma dopo molte riflessioni, dichiaro vincitrice proprio il brano di Burwell. Bella’s Lullaby è la ninna nanna che Edward scrive per Bella, in una delle scene insieme a quella della rivelazione più romantiche di tutti i tempi. Inutile negarlo: è proprio nella scena del pianoforte che insieme a milioni di donne avete iniziato a sognare e a chiedervi  "Ma perché al posto di quel troglodita del mio ragazzo non c'è uno come Edward accanto a me?" Una canzone che con la sua intensa delicatezza riesce ad accarezzare il cuore, una melodia meravigliosa e romantica, magistralmente interpretata da Pattinson (che tra l'altro la suona davvero nel film).